Mostra

     

27 Gennaio

             GIORNO DEDICATO ALLA MEMORIA

 

Il 27 gennaio ricorre l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz: in questa data, nel 1945, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa liberarono Auschwitz dai tedeschi.

Al di là del cancello con la scritta «Arbeit macht frei», che significa: il lavoro rende liberi, apparve per la prima volta quel che era successo realmente.

La Giornata della Memoria è stata istituita dall’Assemblea generale dell’Onu il 1° novembre 2005, anno in cui si celebrava il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e dunque la fine dell’Olocausto.

In Italia questa giornata commemorativa era stata già istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000

 

SCRIVONO DI NOI... DA TARGATOCN

    

A Maddalene la giornata della memoria diventa un messaggio di speranza

Inaugurata una mostra dedicata ad Anna Frank e a don Antonio Mana, Giusto tra le nazioni

È stato tagliato oggi, venerdì 27 gennaio, a Maddalene, frazione di Fossano, un nastro dalla doppia valenza: da una parte sono stati inaugurati i lavori di ristrutturazione e adeguamento eseguiti e dall’altro è stata aperta la mostra “Anna Frank e don Antonio Mana, lontani ma vicini” realizzata dagli alunni della scuola.

Per quanto riguarda i lavori, il comune ha finanziato la porta di ingresso, il cancello, la rampa di accesso e i lavori di ristrutturazione del campo sportivo, ma la vera protagonista della mattinata è stata la riflessione fatta dai bambini e dalle insegnanti sul tema della “Giornata della Memoria”.

La mostra allestita nei corridoi della scuola è un percorso che parte dalla raccolta di documentazione che i ragazzi hanno fatto attraverso la lettura di testi e i colloqui con Nino Mana, nipote di don Antonio Mana e delle loro riflessioni sul tema della guerra.

Di tutti i lavori che sono stati eseguiti – ha detto il sindaco di Fossano Davide Sordella – quello che mi piace di più è la porta, perché don Antonio Mana ha aperto la porta a degli sconosciuti a rischio della propria vita e li ha accolti”.

Don Antonio Mana era parroco di Maddalene durante la seconda guerra mondiale. Una notte bussò alla sua porta una coppia di ebrei in fuga da Vienna, la donna incinta, e furono accolti nonostante gli altissimi rischi che correva chi dava ospitalità a dei fuggiaschi ospitandoli in canonica per due anni. Quello della famiglia viennese non è l’unico episodio della vita di don Antonio Mana che ne hanno giustificato l’ottenimento dell’onorificenza di “Giusto tra le nazioni”: quando un tedesco fu ucciso in frazione, infatti, i militari procedettero a un rastrellamento e prelevarono dalle proprie abitazioni 15 persone innocenti e le portarono a Fossano per giustiziarle. Don Mana allora intervenne in difesa di queste persone, offrendosi in cambio della loro liberazione.

In questi giorni abbiamo riflettuto sul nome da dare ai due nuovi istituti comprensivi e ho pensato che sarebbe bello intitolare a don Antonio Mana la scuola di Maddalene – ha detto la dirigente Daniela Calandri -. La memoria è legata alla coscienza e all’educazione e accanto alle cose brutte che si ricordano in giornate come questa, ce ne sono altre belle come i lavori che sono stati fatti nella scuola”.

La mostra, Anna Frank e don Antonio Mana, lontani, ma vicini resterà aperta fino a sabato 11 febbraio dal lunedì al sabato dalle 11 alle 12.30 ed è aperta al pubblico. A far da cicerone saranno gli stessi alunni che l’hanno realizzata collaborando tra tutti dalla 1° alla 5° elementare.